Mamma Gheeta e la figlia Varsha. L’anno scorso la mamma piangeva disperata perché il direttore aveva buttato la figlia fuori dalla Saraswati school, in quanto lei non riusciva a pagare la retta. In 24 ore la ragazzina, molto intelligente e studiosa, era di nuovo in classe. La nostra presidente è stata molto persuasiva. Gheeta, vittima di violenza domestica, chiese il divorzio qualche anno fa: di 2 figlie piccole il giudice ne affida una al padre, che vive in un altro Stato, e una a lei. La figlia affidata al padre, sentendosi abbandonata, non vuole più vedere la mamma e la sorella. L’economia di questa donna a poco a poco precipita nella povertà assoluta, fino a quando non ha più una casa. Incontra però la grande e amorevole famiglia di Kiran, prima le ospita nell’umile dimora della bidonville, poi nell’appartamento che Vivere con Lentezza ha affittato per loro. È un grande esempio di sorellanza e di cooperazione tra donne. Ora Gheeta ha trovato lavoro al Manipal Hospital (lo stesso dove era ricoverata Sanjhana) come infermiera di notte, nel reparto isolamento. Varsha cresce allegramente con tutte le bambine legate alla famiglia di Kiran. Varsha vuole diventare prima avvocato e poi giudice, per combattere al fianco di donne e bambine. Per questo dal prossimo anno cambierà scuola, passando alla sezione in lingua inglese. Complimenti a queste donne e grazie a voi tutti che con il vostro sostegno ci aiutate a rendere la loro vita meno dura!!! Auguriamo loro di incontrare presto la figlia/sorella perduta. Dona anche tu!!!
