Lo scopo di Vivere con Lentezza Onlus è condividere e diffondere il più possibile idee che possano migliorare la qualità della vita della singola persona e della comunità che la circonda.
Per riuscire nel nostro intento organizziamo eventi culturali piccoli o grandi, dibattiti, convegni e festival in cui ci si confronta con serietà, ma anche leggerezza, su temi così difficilmente misurabili come il tempo e la felicità. Discutiamo con economisti, imprenditori, filosofi, studenti, scrittori, lavoratori e cittadini di una nuova cultura del lavoro e della vita.
Lentezza è anche tempo per chi ne ha bisogno: nascono da questa concezione i progetti di solidarietà nella case circondariali, in favore di bambini e bambine di strada e non solo…
Per sostenere i nostri progetti potete donare via bonifico:
L’Arte del Vivere con Lentezza
IBAN IT 97 D 0623065521000030302441
Crédit Agricole Cariparma – filiale Ziano Piacentino
Causale: specificate progetto India/carcere/ect
L’Arte del Vivere con Lentezza Onlus dal 2010 opera in diversi contesti carcerari. Nel recuperare tempo per noi stessi e per gli altri ci siamo attivamente impegnati nelle Case Circondariali di Pavia, Piacenza, Lodi, Milano – San Vittore, nella Casa di Reclusione di Milano – Bollate, nell’Istituto Minorile di Milano – Beccaria. Siamo inoltre associazione ospitante per persone in messa alla prova, misura alternativa alla carcerazione, in collaborazione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Reggio Emilia e con il Centro Servizio per il Volontariato di Piacenza.
All’interno di vari Istituti incontriamo persone detenute in gruppi di lettura e scrittura, stimoliamo la loro voglia di riflettere sulla vita in generale e su come ci si possa approcciare alla società in modo costruttivo. Seguiamo gruppi di donne, uomini, giovani e protetti. Abbiamo esperienza con media e alta sicurezza e con persone detenute per reati comuni. Ogni settimana i nostri volontari e le nostre volontarie seguono almeno due gruppi. Le modalità di gestione dei gruppi variano, utilizziamo svariati mezzi: dal colore nei mandala alla lettura di Shakespeare, dall’esercizio filosofico al rilassamento con una campana tibetana, dalla scrittura del giornale del carcere alla respirazione guidata per aprire spazi di dialogo, riflessione e confronto con una valenza fortemente educativa e formativa. Questo è un percorso di educazione permanente al dialogo e alla cura/conoscenza del sé attraverso la parola e lo scambio con l’altro in accordo con la finalità rieducativa e di reintegrazione sociale prevista dall’articolo 27 della Costituzione.
All’esterno degli istituti raccogliamo libri che possano essere di interesse per le biblioteche delle Case Circondariali, sensibilizziamo a proposito della tematica carceri in modo positivo e propositivo, organizziamo incontri dove si incontrano istituzioni, volontari e aziende e formiamo volontari che vogliano darci il loro supporto in questo percorso.
Un piccolo, diffuso e gioiosamente anarchico festival della lettura ad alta voce che si tiene ogni anno a fine settembre. L’Arte del Vivere con Lentezza invita tutti a ritrovarsi per leggere, raccontare, dialogare, comunicare, conoscersi, ricordare, sorridere, commuoversi e innamorarsi attraverso un libro letto ad alta voce. Ognuno di noi potrà organizzare, dove vuole (a casa, in un bar, nelle sale d’aspetto di una stazione, al lavoro, in spiaggia, in mensa, sul treno, in biblioteca, in trattoria, in libreria, su di una panchina in un parco, a scuola, in ospedale, dal fioraio, in carcere, in una cantina o in una cave, in un negozietto o in un grande magazzino, al mercato, in un cimitero, sull’autobus, al planetario…) qualche cosa di semplice, come una lettura a voce alta, per e con gli altri. Leggere assieme, un punto di partenza per riflessioni, nuove idee, cambiamenti piccoli o grandi. Ciascuno può inventare un modo nuovo per godere di un libro e di una buona compagnia, nel luogo che più ci piace o al solito posto, tra amici o con illustri sconosciuti, con scrittori, autori, attori, lettori deboli o forti o semplici ascoltatori.
Spesso poi dal primo evento nasce un gruppo di lettura… che si ritrova nella gioia della condivisione con cadenza variabile!
La Giornata Mondiale della Lentezza è una campagna di comunicazione sociale che propone un’architettura di vita più rispettosa e solidale che superi la cultura dell’eccesso. Ideata da L’Arte del Vivere con Lentezza Onlus nel 2007, nel corso degli anni ha cambiato forma: come associazione promuoviamo una settimana di eventi e rifessioni (di solito in primavera, scriveteci a info@vivereconlentezza.it per i dettagli della nuova edizione), ma invitiamo tutti, singoli, associazioni, comuni, gruppi, scuole, carceri, ospedali a rallentare simbolicamente per un giorno. Siete invitati a partecipare con amici, colleghi o in famiglia, creando il vostro piccolo-grande evento, che sia un gesto di gentilezza verso voi stessi, gli altri e l’ambiente.
Sono sufficienti piccole azioni per grandi e duraturi cambiamenti che introducano un modello di società riflessivo e partecipativo che a partire da noi stessi ritrovi la felicità in quello che abbiamo, senza rinunciare ai nostri progetti per il domani. E’ una rivoluzione silenziosa, tra le pieghe di una vita a volte complicata, per trovare il tempo di assaporare quel po’ di gioia di vivere che certamente esiste.
L’Arte del Vivere con Lentezza è attiva nelle baraccopoli di Jaipur – India dal 2005: portiamo insegnanti e medici, medicine, cibo e acqua, libri e quaderni. Cerchiamo di focalizzare il nostro intervento sui bambini e sulle bambine: sosteniamo lo sviluppo di scuole all’interno delle bidonville, miglioriamo l’accesso all’acqua potabile e avviamo programmi per una nutrizione completa e bilanciata.
Abbiamo personale operativo tutto l’anno che porta avanti i progetti in modo continuativo e ci aiuta a fissare obiettivi di lungo periodo, due volte l’anno i nostri volontari portano direttamente gli aiuti economici e in beni di prima necessità che riceviamo da tutti voi. In questi momenti di incontro si pianificano le attività per il futuro.
Alcuni risultati nell’ultimo anno:
– 6 bambine provenienti da diverse baraccopoli di Jaipur hanno completato il loro ciclo di studi presso scuole governative esterne alle baraccopoli, questo permetterà loro un migliore inserimento nella società oltre ad aver dato loro modo di rimandare un matrimonio precoce e di ottenere un’educazione preziosa anche nel caso in cui sceglieranno di dedicarsi interamente alla famiglia;
– 5 ragazze della bidonville dei raccoglitori di spazzatura hanno conseguito un titolo di studi che permette loro di insegnare, 2 di loro hanno scelto di continuare a collaborare con noi e di avviare una scuola in un’altra baraccopoli;
– siamo riusciti a fare un’ultima cospicua donazione di cibo, medicine, vestiti e quaderni alle 18 scuoline (ciascuna scuola ha 2 insegnanti, 1 o 2 assistenti e un numero di bambini e bambine che varia dai 20 ai 200 a seconda dell’ampiezza dello slum) sotto l’albero che per anni abbiamo seguito insieme a una Ong locale. Grazie alle vostre donazioni in denaro e in beni e al tempo speso dai nostri volontari ad organizzare attività di lungo periodo adesso sono in grado di proseguire il loro percorso in autonomia.