Finalmente Usha e i suoi due bambini hanno una casa. Hanno lasciato pochi giorni fa la bidonville. Non è la casa concordata con il proprietario quando la nostra presiedente era in India… ma gli accordi verbali valgono ben pocon, soprattutto se paghi in anticipo, come abbiamo dovuto fare noi. È una casa al piano terra, non il massimo durante la stagione dei monsoni, ma almeno Usha e i bambini non dormiranno per strada. L’affitto è pagato fino a fine marzo, mese in cui Ella e Bruno torneranno a Jaipur e cercheranno di trovare di meglio.
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