Un lunedì adagio – Teresa Monestiroli per la Giornata della Lentezza 2022

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Teresa Monestiroli sceglie la parola adagio per descrivere la sua scelta e per descriversi. Non poteva fare diversamente una persona che da piccola ha studiato pianoforte e che ha vissuto in un antico chiostro di Milano, per segnare il suo cambio di passo e scartare dal frenetico mondo della redazione del giornale in cui ha lavorato per anni. Una scelta fatta di piccoli e decisivi cambiamenti che ne hanno prodotto uno grande come quel giorno in cui finalmente ha deciso di licenziarsi da Repubblica, rinunciando al tanto agognato posto fisso, per continuare la sua professione con tempi in qualche modo decisi da lei. “Non è stato facile in famiglia, ma soprattutto al lavoro, una redazione è una squadra, e se hai corso per anni con i tuoi compagni è difficile che accettino il tuo cambiamento, il tuo rallentare”.
Per cambiare secondo Teresa, non è necessario fare grandi cose, dipende da te conquistare il tuo tempo con consapevolezza, a quel punto, con una rinnovata capacità di attenzione, si svelano sacche di adagio. Come per la sua città: Milano, descritta in un formato personale, quasi fosse un invito a mostrare gli angoli della propria casa. Milano una città usata, poco guardata, forse anche cambiata (in meglio) in questi due anni, grazie anche ai tavolini (troppi, in alcuni casi) che la punteggiano e che aiutano a viverla come una città da osservare “keeping calm”. I tavolini, come quei tre che scomparsi nel giardino di Villa Necchi Campiglio che davano il gusto sopraffino di bere un caffè ai bordi di una piscina, pensata ad arte in pieno centro, che Teresa spera riappaiano.
Milano adagio, il suo ultimo libro, che sta dando vita a una collana di città adagio non è una guida, è un racconto di sé attraverso il tempo sedimentato nella conoscenza della città.
“Che cosa farà il 2 di maggio per celebrare la Giornata della Lentezza? Premesso che uno dovrebbe cercare di rallentare un po’ tutti i giorni, facendo diventare questo gesto parte integrante della propria vita, non mi negherò certo la mia pausa caffè, seduta a un tavolino, immersa nei pensieri e nell’aroma.”
Se volete incontrarla, non avete che da sfogliare Milano adagio, sarà un’utile caccia al tesoro di una città che in fondo resta pudica di fronte alle sue celate bellezze.

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